ALESSANDRO SAVELLI
Opere scelte 1999-2009
Silvia Editrice, 2011


“I personaggi eretici, obliqui rispetto a movimenti e generazioni vivono dentro a una loro comunità non allineata e ci consegnano un’opera non attuale e sempre
attuale, libera da ismi e categorie”, così pensava il grande Antonin Artaud, che di scelte “non allineate” e atteggiamenti obliqui certo ne sapeva qualcosa; è una frase, questa, che Alessadro Savelli ama citare: il suo pensiero, del resto, sebbene meno estremo, è fedele da sempre all’esigenza di libertà e autonomia da “ismi e categorie” e la sua opera risponde a perfezione alle parole del letterato francese: è un’opera non attuale e dunque sempre attuale, o per meglio dire: fuori dalle mode, quindi, in un certo senso, eterna.
Lontanissimo per pensiero e ricerca dalla tentazione della “trovata” accattivante, della boutade che fa parlare, Savelli è un artista che crede ancora nella tela e nel colore, nel mestiere della pittura: quel mestiere che chiede concentrazione e contemplazione, che affida le proprie emozioni e il proprio sentire al gesto, al segno, alla pennellata, allo studio di un accostamento cromatico, alla forza di una linea.
Forte di una tecnica pittorica consumata, che non concede nulla all’improvvisazione,
nel momento della creazione, Savelli può permettersi di lasciare libero sfogo all’emozione, di procedere senza precludersi nessuna possibilità, pronto a stupirsi del proprio sentire e di osservare con sorpresa cosa il proprio istinto ha trasmesso sulla tela. Ed è esattamente questo che offrono le sue opere: emozioni. Esse parlano allo spettatore rivolgendosi a lui con garbata decisione, catturano il suo sguardo e lo trasportano in mondi lontani, sospesi, incantevoli.
Ci si ferma volentieri davanti a un dipinto di Savelli. Ci si ferma e se possibile ci si siede, meglio se su una comoda poltrona, come diceva Henri Matisse, perché subito viene voglia di osservarlo con calma. Immediatamente colpisce il perfetto equilibrio tra la forza espressiva della scelta cromatica e del segno e la dolce armonia dell’insieme.
Mai brutale, mai violenta, l’opera di Savelli parla con fermezza senza aggredire, regalandoci sensazioni avvolgenti, risvegliando ricordi, stimolando l’immaginazione.
Savelli, del resto, ne è convinto: l’arte non è trovata, non è spettacolo, non è volgarità, ma è innanzi tutto bellezza. Un’ideale di bellezza che non è sinonimo – sia chiaro – di pochezza di pensiero o di mancanza di significato; l’opera di Savelli, anzi, è tutto fuorché banalmente decorativa. Essa non rifiuta la denuncia e non chiude gli occhi davanti agli orrori che la vita ogni giorni ci riserva. Semplicemente combatte il male opponendogli il bene. Sfida il buio cercando la luce. Come disse Pierre-Auguste Renoir a un giovanissimo Matisse in cerca di...


Simona Bartolena

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CARATTERISTICHE
EDITORIALI:

- Formato 240x280
- 160 pagine a 4 colori
- Brossura filo refe
- Copertina cartonata plastificata opaca
- Lingua: Tedesco/Italiano/Inglese


ISBN 978-88-96036-41-9
Euro 28,00